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Usanze e Tradizioni ladine - Sciscuré / Biglie

Giochi dei bambini nelle valli ladine

Un tempo i bambini delle valli ladine non avevano molti giocattoli e i loro giochi erano molto semplici. Uno di questi giochi è il “scisciurè”, il gioco delle biglie praticato universalmente con tantissime varianti di gioco.

La maggioranza degli adulti ricorda le biglie della propria infanzia, quando un’intera reputazione poteva essere guadagnata o persa a seconda dell’abilità di tiro. Le biglie si potevano acquistare in terracotta dipinte con colori vivaci oppure successivamente in vetro colorate a spicchi. Il tiratore, colui che lancia la biglia, deve posare la pallina nell’incavo formato dall’indice, leggermente curvato verso l’alto. Poi appoggia la mano in terra mira e colpendo rapidamente la biglia coll’indice la lancia verso il suo bersaglio.

Nei paesi della Val Badia il bersaglio era una buca di dimensioni varie, la quale doveva essere centrata per impadronirsi della biglia lanciata. Durante il primo turno ogni tiratore metteva in campo la propria biglia lanciandola, da una determinata distanza, il più vicino possibile alla buca. Dopodiché il turno successivo iniziava col tiratore la cui biglia era finita il più vicino di tutte le altre alla buca. Questo tiratore colpiva la biglia più lontana dalla buca cercando di centrare quest’ultima per impadronirsi della “scisciura”. Poteva tirare fino a quando non centrava la buca, in questo caso il gioco passava nelle mani del secondo tiratore, sempre per distanza della sua biglia dalla buca. Il gioco terminava quando tutte le biglie erano in possesso dei giocatori.

Il “sciscurè” poteva quindi comportare la perdita o la conquista di nuove biglie ed era perciò motivo di grande impegno tra i bambini, i quali cercavano tutti di assicurarsi le “scisciures” più belle.

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